1 MAGGIO, LA FESTA DEI LAVORATORI

Cos’è successo il primo maggio del 1885? Perchè va ricordato e festeggiato questo giorno? 

Esso fu un momento di lotta internazionale per affermare i propri diritti, che coinvolse tutti i lavoratori. Nessuna barriera geografica, né tanto meno sociale: tutti avevano lo stesso scopo, quello migliorare la propria condizione.

All’epoca si lavorava per 12, o addirittura, per 16 ore al giorno, dunque il primo maggio 1885 venne organizzato a Chicago uno sciopero che aveva come scopo la diminuzione delle le ore di lavoro e quello di ottenere una giornata lavorativa di 8 ore. 400mila lavoratori si incontrarono in piazza per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.

A Chicago scioperarono circa 80 mila persone. Il corteo si svolse pacificamente e nei giorni successivi le manifestazioni cominciarono ad organizzarsi nelle principali città industriali Americane, rendendo la tensione sempre più acuta…

Il 3 maggio la polizia fece fuoco contro alcuni uomini radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando morti e feriti. Tale atto indignò l’opinione pubblica che, per protesta, indusse una manifestazione il giorno dopo. Il 4 maggio, mentre la polizia si avvicinava per cessare il tutto, esplose una bomba che uccise uno di loro. I poliziotti, dunque, aprirono il fuoco sulla folla uccidendo alcuni operai. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti.

Otto manifestanti furono arrestati e per sette di loro la sentenza fu di condanna a morte: vennero impiccati in carcere. Successivamente, per due dei sette, la sentenza fu commutata in ergastolo. I condannati diventarono “I martiri di Chicago” ed il loro ricordo divenne un forte simbolo di lotta.

La festa dei lavoratori, divenne ufficiale in Europa a partire dal 1889, ratificata a Parigi. In Italia venne introdotta due anni dopo. Da questo momento, in tutto il mondo, il primo maggio divenne fondamentale per la crescita culturale.