CSI – 1500 euro per alcune parrocchie

AD ALCUNE PARROCCHIE SONO STATE DONATE ATTREZZATURE SPORTIVE.

 IL VESCOVO RASPANTI: “GLI EDUCATORI TRASMETTINO I VALORI ALTI DELLO SPORT”

Mercoledì 22 dicembre, nei locali dell’ex Seminario Vescovile estivo di Santa Maria Ammalati, si è svolto IL NATALE DELLO SPORTIVO, tradizionale appuntamento promosso dal CSI (Centro Sportivo Italiano) sezione di Acireale. L’occasione è stata propizia per incontrare le società sportive e i dirigenti. La famiglia CSI, ogni anno, infatti si ritrova insieme per incoraggiare agli ideali dello sport: l’intenzionalità educativa, le regole e l’impegno sociale.

Nel corso della serata sono state consegnate attrezzature sportive del valore di 1500 euro alle comunità parrocchiali di Pennisi, Aci Platani e Scillichenti. Queste sono state acquistate grazie ad una raccolta fondi disposta durante un torneo di beneficenza organizzato dagli ordini professionali della città di Acireale, per sostenere gli oratori in questo tempo difficile caratterizzato dalla pandemia.

Salvo Raffa, presidente del CSI Acireale e organizzatore della serata, dopo aver rivolto un sincero “grazie” a mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, per aver supportato lo sport CSI, ha affermato“La nostra associazione promuove lo sport. Desideriamo valorizzare il “senso di squadra” per favorire una relazione autentica e onesta tra gli sportivi”.

Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, che da sempre mostra la sua vicinanza al mondo dello sport, così si è espresso durante l’evento: “Gli allenatori siano educatori con la pazienza degli agricoltori. Essi sono invitati a seminare i valori alti dello sport e ad aver pazienza nella cura di coloro che hanno affidati”.

Insieme al presule è intervenuto anche don Egidio Vecchio, assistente diocesano CSI, che ha ricordato l’importanza dell’impegno nello sport: “Aiuta a maturare, a riconoscere i propri limiti e a evidenziare, nello stesso tempo, le proprie potenzialità. Stimola, così, a un sano confronto con se stessi e con gli altri, per imparare ad ascoltarsi e ad ascoltare, punto di forza del cammino sinodale intrapreso”.