In esclusiva per Sikania Network, Fulvio Zangirolami in arte Fulvio Effe ha presentato il suo ultimo singolo “Splendido”.
Quando e come nasce in Fulvio la passione per la musica?
“La passione nasce vent’anni fa . Così come capita a tanti adolescenti avevo il bisogno di trovare un modo per esprimermi e la musica è stata il fuoco che mi ha fatto accendere le cose che avevo dentro e che sentivo il bisogno di dover dire. Nel 2001 trovai una vecchia chitarra impolverata di mio padre e da quel momento mi avvicinai sempre più allo strumento musicale ed alla scrittura.”
Da quel momento in poi sono passati vent’anni dove tra l’altro hai vinto numerosi riconoscimenti come il Festival Saint Vincent ed hai avuto il privilegio di aprire i concerti nel tour di Irene Grandi e degli Stadio. Che ricordo hai di quelle esperienze?
“Sono state esperienze molto belle, le ricordo come le esperienze più belle della mia vita in quanto sono coincise con un bel periodo dal punto di vista umano. Eravamo una bella band, formata da amici e da compagni di scuola. Gli anni che vanno dal 2005 al 2008, quindi, gli ricordo come gli anni più belli del mio percorso artistico.”
Sei tornato da qualche settimana da Casa Sanremo, ed è da poco uscito il tuo nuovo singolo “Splendido”. Come nasce l’idea e cosa ci puoi dire del brano?
“Splendido è il quinto singolo estratto dall’ultimo album “Punto” uscito nel 2020. La genesi del brano risale al 2007. Come spesso capita, però, il pezzo è rimasto un po’ nel cassetto per poi essere stato ritrovato quasi per caso.”
Quali sono i tuoi progetti legati al futuro?
“In questo momento sto scrivendo tanto, è un periodo molto prolifico. C’è voglia e bisogno di dire tante cose quindi l’idea è quella di produrre un nuovo album. Non so se nel futuro immediato farò uscire un disco per intero o usciranno sporadicamente alcuni singoli.”
Cos’è cambiato nella musica rispetto a quando hai iniziato?
“Sicuramente è cambiato il modo di ascoltare musica. Quando io ho iniziato quando non c’erano i social e quindi per ascoltare la musica dovevi per forza comprarti un cd o andare ai concerti, c’era molto sapore dell’attesa. Adesso chiaramente questo non c’è più in quanto la musica è di facile reperibilità e quindi cambiando il modo di fruire musica anche gli artisti hanno cambiato il modo di proporla. C’è più voglia e bisogno di far uscire brani in maniera più rapida e continua. Tutto questo secondo me è un’arma a doppio taglio perché se da una parte si ha maggiore bellezza e facilità del proporre musica dall’altra si va incontro alla difficoltà di dover stare sempre sul pezzo. Non ti puoi permettere, infatti, di stare fermo per molto tempo dal punto di vista artistico proprio perché ormai è tutto più veloce.”
Qual è il tuo rapporto con i social?
“E’ un rapporto normale, gli utilizzo parecchio per promuovermi ed arrivare ad un bacino di utenza più ampio, anche se a dir la verità tornerei volentieri indietro.”
Qual è il tuo rapporto con la Sicilia?
“Purtroppo non sono mai stato in Sicilia e questo mi spiace molto. Ho molti amici che me ne hanno parlato molto bene, quindi sicuramente mi farebbe piacere poter proporre i miei lavori al pubblico siculo e del Sud Italia in generale perché reputo che i meridionali apprezzano maggiormente la musica rispetto a noi del Nord.”
Qual è il consiglio che ti sentiresti di dare ai giovani che vogliono intraprendere una carriera musicale?
“Sento di poter dire ai giovani che devono aver coraggio senza paura di essere giudicati o di sbagliare a dire quello che vogliono realmente comunicare. Non bisogna fare particolari calcoli ciò che premia alla lunga, è l’essere se stessi.”