Giuseppe Castiglia racconta il “suo” San Giovanni Decollato

In esclusiva per Sikania Network  l’attore e cabarettista Giuseppe Castiglia, ha presentato lo spettacolo “San Giovanni Decollato” che lo vedrà protagonista fino a Domenica 19 Dicembre, al Teatro Angelo Musco e dove interpreta il personaggio chiave di Mastro Agostino Miciacio. Queste le sue parole:

“Un ritorno a teatro in senso generale. Si riapre, infatti, questo teatro storico che ha visto nascere qui lo Stabile e che nel corso degli anni  ha visto recitare i più grandi attori. Non è facile portare avanti un progetto del genere, ma noi ci crediamo. Mastro Agostino Miciacio è uno di quei personaggi famosi del teatro tradizionale che Martoglio descrive in maniera meravigliosa con quella tradizione e quel modo di fare teatro che probabilmente  oggi è stato un po’ messo da parte dalle alte sfere. Antonello Capodici, che ne cura la regia, ne ha dato una lettura differente non tanto alla messa in scena piuttosto alla realizzazione di questo lavoro. Infatti, si vedrà sopra il palco un ulteriore palco. Io sarò il capo-comico di una compagnia un po’ scalcagnata con attori che fanno doppi ruoli e una scenografia minimale come succedeva cento anni fa.”

Non solo teatro e televisione. Quest’ anno hai ricominciato in radio-tv anche “Allakatalla.” Quali sono i progetti futuri?

“Rimarrò qui al Musco, ormai ho preso la residenza in questo teatro (ride ndr). Appena completerò le date dello spettacolo, infatti, cominceremo le registrazioni di un programma televisivo dal titolo “Ma non finisce qua”, insieme a Salvo La Rosa. Abbiamo scelto questa location perché insieme alla direzione del teatro si è prefissato di utilizzare questo  spazio scenico non solo per opere teatrali ma per svariati eventi, così come per un programma televisivo. Il teatro Musco, quindi, sarà a disposizione di tutti gli artisti della città che vorranno intervenire.”

Qual è il consiglio che ti sentiresti di dare a un giovane che vuole intraprendere questo mestiere?

“Il mondo dei social oggi offre  senza dubbio ai giovani tante possibilità. Ognuno con i propri mezzi riesce a realizzare contenuti da mettere in mostra. Capisco che con il web si riesce a raggiungere tutto il mondo, ma consiglio di fare qualcosa con un pubblico vero e non solo davanti ad un telefonino. Il teatro con la gente da un’immediatezza di reazione e un altro tipo di sensazione.  Credo che calcare le tavole di un palcoscenico per iniziare dia un altro tipo di scuola e di esperienza. Io ho cominciato a dodici anni nel teatro dell’oratorio delle Salette , dove ho realizzato una semplice comparsa vestito da carabiniere. Il fatto di stare sul palco a quell’età, vestito da carabiniere d’epoca, per me era già importante. Successivamente ho iniziato a far parte di alcune compagnie amatoriali ed a realizzare qualcosa da professionista, prima di approdare in tv. Adesso, anch’io,  sono un po’ personaggio social per restare al passo con i tempi, perché ,comunque, anche questo è un media a tutti gli effetti.”

Infine, cosa si aspetta Giuseppe Castiglia sotto l’albero?

“Sono una persona abbastanza pragmatica, non mi considero un sognatore. Dico sempre, però, che se vuoi sognare di andare sulla luna puoi farlo. Quello che mi auguro e che mi aspetto, è che finisca presto questa situazione che ancora oggi un po’ ci attanaglia. Parzialmente siamo tornati a vivere ma non è ancora abbastanza. Mi auguro, quindi, che questo Natale sia l’ultimo che passiamo in questa maniera e che l’anno nuovo ci porti una vita più normale senza mascherine e limitazioni.”