Il Lago di Nicito – Catania

L’eruzione del 406 a.C. (o 496 d.C.) raggiunse la periferia nord della città di Catania e tagliò il corso del fiume Amenano ostruendolo. Il lago che si formò aveva una circonferenza di circa 6 chilometri ed una profondità di oltre 15 metri. Aveva inizio nei pressi dell’attuale piazza Santa Maria di Gesù a Catania. Alimentato dalle varie correnti d’acqua che affluivano da più parti e circondato da alberi e campagne, costituiva un luogo ameno ed intorno ad esso sorsero delle ville.

Di fronte al lago, nel 1556, il viceré di Sicilia Juan de Vega fece erigere il Bastione degli Infetti.

Il lago esistette fino al 1669, quando una delle più disastrose eruzioni dell’Etna avvenute in epoca storica, dopo aver distrutto diversi paesi dell’hinterland catanese, nel giro di poche ore[1] colmò il lago e la valle in cui insisteva[6].

Il nome del lago, Nìcito, sembra sia una derivazione dal greco anìketos (“invitto”), a sua volta derivante da nike (“vittoria”). Sul lago si svolgevano anche delle regate navali.

L’unica testimonianza attualmente esistente del lago è il nome dato alla via omonima che separa il quartiere La Mecca (ad ovest) dal quartiere Piedigurna (ad est) e collega inoltre la piazza Santa Maria di Gesù, nell’omonimo quartiere, con la via Plebiscito alta, cioè con l’Antico Corso.