È questa la seconda leggenda più popolare sulla nascita della Sicilia.
Si narra che i tre promontori, Capo Peloro, Capo Passero e Capo Lilibeo, i punti estremi dell’isola, che hanno dato alla stessa la particolare forma triangolare, sorsero grazie a tre bellissime ninfe.
Tre semidivinità che vagavano per il mondo danzando e raccogliendo manciate di terra in quelli che erano i terreni più fertili in assoluto, ma anche sassi e frutti di ogni genere.
Un giorno le tre ninfe arrivarono in terra luminosa e cominciarono a danzare come mai avevano fatto prima: gioiose danzavano con grazia, lanciando in mare tutto ciò che avevano raccolto durante il loro lunghissimo viaggio. Ecco che all’improvviso dalle limpide acque del Mediterraneo emersero tre promontori, sui quali prese forma un arcobaleno immenso e colorato.
Questo arcobaleno si solidificò e colmò lo spazio c’era tra i tre diversi promontori: un’isola bellissima, dalla triangolare forma, emerse come per magia dalle acque. Una fertile terra: la Sicilia.