Scilla e Cariddi
Il mito forse più conosciuto, anche fuori Sicilia, è indubbiamente quello di Cariddi. Noto mostro marino, Cariddi in realtà era una naiade, una ninfa d’acqua dolce. Figlia di Poseidone e Gea, un giorno rubò ad Eracle i buoi di Gerione e ne mangiò alcuni. Zeus la fulminò, facendola cadere in mare. La leggenda la situa presso uno dei due lati dello stretto di Messina, di fronte all’antro del mostro Scilla, presso Capo Peloro. In quel tratto di mare infatti, l’incontro delle correnti marine causa vortici di entità importante, che possono aver dato il via alla leggenda che sotto il mare abitasse un mostro dalla bocca vorace, Cariddi.