Lo stilista Anton Giulio Grande a Sikania Network: “Onorato di aver ricevuto il mio secondo S.T. Oscar della Moda”

Anton Giulio Grande, stilista tra i più apprezzati del nostro paese e doppio Premio S.T. Oscar della Moda, è stato intervistato in esclusiva per Sikania Network. Queste le sue parole:

Quando e come nasce in te la passione per la moda?

“Non è un mestiere che ho scelto io, ma sono stato scelto dalla moda.  E’ stata come una vocazione e sin dai primissimi anni della mia infanzia prediligevo l’arte del disegno a qualsiasi altra tipologia di arte. Erano gli anni ottanta, c’era il boom della moda e l’unico mezzo a disposizione per guardare la moda era la televisione con gli spettacoli meravigliosi con le soubrette del sabato sera con quegli abiti strabilianti. Questo è tutt’ora il mio modo di fare moda, ovvero con abiti scintillanti, piume di struzzo , mantenendo uno stile costante ispirandomi e creando degli abiti per una donna sensuale e femminile. Successivamente ho continuato gli studi laureandomi  all’Università della Moda ed i vari stage. All’età di 23 anni ho fondato il mio marchio, essendo annoverato tra i più giovani stilisti dell’Alta Moda Italiana, partecipando all’Alta Moda ed alla sfilata di Donna sotto le Stelle a Piazza di Spagna, nel 1997, e da lì ho quasi venticinque anni di onorata carriera condita da una lunga escalation di successi, sfilate, shooting fotografici, fashion week e tantissime donne sia note che non che hanno indossato i miei abiti.”

Com’è cambiata la moda rispetto a quando hai iniziato tu?

“Era sicuramente tutto più emozionante ma allo stesso tempo più lungo e sofferto. Gli stilisti diventano famosi grazie alla stampa ed alla televisione. Oggi con l’avvento dei social è tutto più semplice e veloce, si comunica e si arriva nella casa degli altri con molta più facilità. La moda è cambiata in maniera repentina si è passato dai grandi atelier, oggi invece molti vengono spediti attraverso gli ordini online. Il covid ha accelerato questo fenomeno e la moda si è adeguata al nuovo modo multimediale per arrivare alla casa degli altri. Trovavo più entusiasmante il periodo  quando ho iniziato io a fare moda, ma se vogliamo rimanere a galla dobbiamo adeguarci alle modalità ed ai tempi che cambiano.”

Da cosa prendi ispirazione per i tuoi abiti?

“Principalmente, prendo ispirazione dalla donna, dalla vita che conduco ogni giorno, dalla bellezza dei posti che frequento e da tutto l’universo femminile che mi ruota intorno sotto forma di arte, moda, cinema, spettacolo e museale. Fortunatamente vivo in città molto belle, tra Roma e Firenze e che sono un’ispirazione a cielo aperto.”

Qual è il consiglio che ti senti di dare ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere?

“Il mio è stato un sogno che si avverato ma con tantissimi sacrifici. Non è semplice come sembra da fuori. Io ho fatto una vita molto stressante e tutto quello che ho avuto me lo sono sudato e guadagnato. Per fare questo lavoro, oltre alla passione, bisogna avere un grande senso del sacrificio, perché è un mestiere che ti dà tantissimo ma allo stesso tempo ti priva di tutto, dagli affetti alla vita privata. E’ un mestiere in continuo evolversi e sul quale devi stare sempre sul pezzo.”

Qualche giorno fa, hai ricevuto il tuo secondo S.T. Oscar della Moda. Che emozione è stata?

“Un’emozione importante, un premio che ha visto premiati prima di me tantissimi nomi eccellenti. A sorpresa sono arrivate due testimonial ed amiche storiche come Nina Moric, che indossava un mio vestito, e Manuela Arcuri. Il prestigio della statuetta, ricevuto alla Fondazione Franco Zeffirelli, in una struttura molto prestigiosa, è stato qualcosa di meraviglioso.”

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Ci sono tante idee che bollono in pentola. Speriamo di poterli continuare a fare con lo stesso prestigio e la stessa  qualità che mi ha contraddistinto finora.  In primis, spero, di poterci riappropriare della libertà per poter portare la moda all’estero, non solo attraverso i social ma soprattutto ritornare a fare le cose dal vivo.  Sicuramente organizzerò anche una festa per i miei venticinque anni di carriera.”

Infine, c’è qualcosa che non hai ancora fatto e che ti piacerebbe poter fare futuro?

“Il mio è un mestiere dove non si finisce mai di imparare. Non esiste il concetto dell’essere arrivato ad un vetta.  Ho vestito tante donne dello spettacolo ma quello che mi piacerebbe esportare il mio prodotto all’estero attraverso i vari red carpet e poter vedere i miei vestiti per strada, nelle città importanti.”