Uzeta: il candelabro di Piazza Università a Catania

Storie e leggende popolari dei quattro candelabri che si trovano in Piazza Università a Catania.

Il primo candelabro si riferisce al giovane paladino aitante e coraggioso Uzeta. Si racconta che abitava nei pressi del Castello Ursino e che era figlio di un povero operaio. Uzeta un giorno fu assunto, in qualità di stalliere, dal re Cocalo. Il re aveva una figlia di nome Galatea che, con la sua bellezza, incantava chiunque la guardasse. Un giorno la ragazza, mentre faceva la sua solita passeggiata a cavallo, esso si imbizzarrì e corse all’impazzata. Galatea spaventata cominciò ad invocare aiuto. Uzeta, che seguiva la principessa, balzò dal suo cavallo con un lampo riuscì a prendere le briglia del cavallo imbizzarrito e lo fermò. Galatea svenne tra le braccia del suo salvatore che istintivamente la baciò. La principessa al contatto delle labbra si risvegliò e lo cacciò. Uzeta le disse: “Non dubitate, io vi sposerò”. E così fu. Infatti, dopo essersi coperto di gloria sui campi di battaglia (indossava sempre un’armatura nera con la corazza crociata e sullo scudo l’emblema dell’Etna) il re Cocalo per premiare la sua audacia e valore, gli concesse in sposa la bellissima figlia Galatea.

NB: Non va assolutamente confuso con il duca Paceco de Uzeda, colui che realmente esistette e fece ricostruire Catania dopo la distruzione del terremoto del 1693. A lui il nome della porta di Piazza Duomo (Porta Uzeda)