Il Premio Horcynus Orca 2022 ai Marlene Kuntz e a Stefano Mancuso

Nelle motivazioni del riconoscimento un messaggio di sostenibilità ambientale. Con il cinema dal 2 al 4 agosto si chiude la sessione estiva del Festival

I Marlene Kuntz, che al Festival hanno presentato il loro ultimo lavoro discografico, “Karma Clima”, e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso , purtroppo assente per motivi di salute, hanno ricevuto nella serata dell’1 agosto il Premio Horcynus Orca 2022.

La consegna del premio è stata introdotta da una conversazione con gli ospiti sul palco dell’Horcynus Festival.

“L’evento di questa sera, Orizzonti possibili – Parole e musica per un pianeta verde, è appositamente pensato per questa edizione del Festival – ha detto Gaetano Giunta , Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina – perché insieme ai Marlene Kuntz e a Stefano Mancuso, grazie alla loro musica e alle loro conoscenze, si possa riflettere insieme sugli ‘orizzonti’ che il Festival ricerca e sperimenta: quelli capaci di contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento

climatico, per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni”.

Al termine dell’incontro e subito prima del concerto dei Marlene Kuntz sono stati consegnati i

premi, con queste motivazioni:

Premio Horcynus Orca 2022 ai Marlene Kuntz Ai Marlene Kuntz per i loro 30 anni di ricerca musicale mai banale, graffiante, “alternativa”. Ai Marlene Kuntz con cui si condivide la necessità di ricercare con

urgenza “nuovi orizzonti”, nuove visioni e nuove pratiche economiche, sociali e ambientali legate alle storie dei territori, anche di quelli più periferici e più dimenticati.

Il Premio Horcynus Orca 2022 per avere interpretato, con Karma Clima, la musica e

l’arte come processi comunicativi che scaturiscono da esperienze relazionali, di

condivisione, di relazione, capaci di aprire varchi “nella percezione comune di temi

decisivi come il cambiamento climatico”.

Premio Horcynus Orca 2022 a Stefano Mancuso

Sono due i grandi (s)nodi e, insieme, le grandi sfide del contemporaneo: contrastare

le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento

climatico.

Con Stefano Mancuso si condivide l’urgente necessità che l’umanità, in tempi assai

brevi, generi da se stessa una vera e propria “metamorfosi”, trasformando approcci e

pratiche economico-sociali, i sistemi della conoscenza, i modelli energetici,

tecnologici e ambientali.

A Stefano Mancuso neurobiologo vegetale che con la sua ricerca ha contribuito a

cambiare per sempre lo sguardo sulla natura e sulle piante.

A Stefano Mancuso che in questi anni ha saputo unire ricerca di assoluta originalità e

di livello internazionale con un generoso e fecondo impegno civile.