Mercatini Artigianali, quale futuro a Catania?

E’ sufficiente passeggiare in un giorno qualsiasi della settimana per rendersi conto che, come forse mai prima d’ora, Catania è letteralmente invasa di turisti, nella maggior parte stranieri. Stupendo, vuol dire che si è lavorato bene prima, negli anni scorsi. Turismo vuol dire visibilità per la Sicilia ma vuol dire anche una enorme ricaduta economica per tutto l’indotto. Ed ecco che i ristoranti riprendono fiato, i tavolini dei bar si riempiono, i negozi si affollano, le guide turistiche sorridono e gli artigiani? Gli artigiani aspettano di vedere pubblicato un avviso pubblico che stenta ad uscire.

Organizzatori ed hobbisti, fino a qualche mese fa, godevano di un avviso pubblico con un calendario di mercatini, avendo così la possibilità di pianificare il loro lavoro ed accogliere al meglio centinaia di turisti in visita nel centro storico.

La situazione attuale, ci segnalano gli addetti ai lavori, vede un immobilismo totale degli uffici comunali Attività Produttive il cui Direttore è molto difficile da incontrare. Pasqua è arrivata e nessun mercatino sarà allestito nelle storiche traverse.

Ecco perchè “Ti ci voglio portare”, associazione che nasce con l’intento di accompagnare i visitatori nei luoghi piu’ belli della Sicilia, non abbandona Catania e apre le porte del Cortile dei Minoriti dal 7 aprile al 11 aprile con la migliore selezione dell’artigianato locale ed un ricco calendario di eventi per bambini ed adulti. Ma fino a quando si dovranno cercare alternative alle strade e piazze del nostro centro storico? Dobbiamo attendere veramente che si costituisca la nuova Giunta?

Olga Scaglione, organizzatrice di eventi, dichiara: ”Noi non ci fermiamo e quindi abbiamo in calendario un percorso splendido tra il barocco che parte da Palazzo Minoriti in occasione di Pasqua e continua per Noto, Marzamemi con la sua Tonnara ed infine Ortigia. Mete invidiate e visitate da tanti ma il mio pensiero va agli artigiani che, per lavorare ed esporre i propri prodotti, sono costretti a spostarsi da Catania sopportando così ingenti spese di trasferta e alloggio. Esporre altrove deve essere una scelta, non un obbligo.”

Infine, conclude Scaglione: “Auspichiamo maggiore riguardo verso una categoria che chiede di lavorare e che porta decoro e pulizia. Come non ricordare la trasformazione di Piazza Manganelli da parcheggio a piazza degna di questo nome grazie all’artigianato, alla musica, all’arte e alla bellissima Giostra con i cavalli? Catania ha bisogno di più amore da parte nostra e meno ostacoli burocratici.”