Torna “Libere – Donne contro la mafia”, il 19 Luglio al Castello Ursino

LIBERE – donne contro la mafia è stato scritto e diretto per raccontare storie realmente accadute e rigorosamente tratte dalla cronaca. Una cronaca triste e forte, un segnale da trasmettere nel
tempo e nello spazio.
La mafia va combattuta con ogni mezzo. Noi lo facciamo mettendo in scena queste dieci storie, raccontandole, portandole nelle scuole, nelle comunità, parlandone e facendone parlare.
Raccontiamo per fare memoria, per non dimenticare ma soprattutto per ottenere, in alcuni casi, verità e giustizia ancora lontana ma non impossibile da raggiungere. Il teatro, mezzo valido e potente, così, diverta arma micidiale specie se porto alle nuove generazioni. Il teatro non solo come evasione ma
soprattutto come impegno civile.
La messinscena è frutto di una sensibilità tutta al femminile. Lo è nei ritmi, negli sguardi e negli incontri, lo è nel pianto e nella pena che traspare in ogni punto. Lo è nelle parole del testo, lo è nella regia, semplice e incisiva divisa perfettamente in due parti:
Una è quella dedicata alla parola, il racconto, scenicamente posto in proscenio, l’altra è l’anima affidata ad una meticolosa gestualità, all’arte mimica posta sullo sfondo. Ma lo è soprattutto nella speranza di vincerlo questo cancro mostruoso. Quattro donne in nero sin dal loro ingresso tra il pubblico con le loro valige si
presentano come straniere venute da lontano, dentro le valige le loro storie, le loro vite, i sogni, le speranze. La poesia del dolore di tutte le madri, di tutte le mogli, le figlie dei morti ammazzati.
Ogni racconto di vita è lì dentro. Viene tirato fuori insieme ai vestiti, ai trucchi, agli oggetti personali… Viene portato sempre addosso come un fardello che non smetterà mai d’essere tale… Un
viaggio emozionale prima nel dolore, poi nel lutto, ancora nella solitudine, la paura, la consapevolezza, la ribellione, la lotta, la speranza, infine la libertà. Ecco cosa attraversano queste donne.
Ecco cos’è LIBERE. Un percorso. Un cammino. Un approdo.

Il 23 Maggio e poi il 19 Luglio 1992 a Palermo tremò la terra. Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e poi dopo soli 57 giorni
Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Claudio Traina, Agostino Catalano, Eddi Cosina, Vincenzo Li Muli persero la vita in modo orribile.

Quei posti così tragicamente conosciuti, sono diventati i luoghi della memoria: A Capaci una stele si erge, coi nomi dei caduti e fiori e alberi tutti intorno sono stati piantati come fosse un giardino; in via D’Amelio, sorge un albero, l’ulivo della pace, voluto dalla madre di Paolo Borsellino: quella spaventosa buca
dove scoppiò l’autobomba imbottita di tritolo è oggi diventato luogo d’incontro, di lotta e di memoria. A Capaci un rosario laico coi nomi dei morti viene recitato ogni 23 Maggio. I “giusti” vanno a Capaci e in via D’Amelio per onorare il ricordo di quei magistrati eroi e dei “loro ragazzi”.


La mafia, però non è un fenomeno locale è un “fatto” mondiale. E la società civile, Tutta, deve darsi da fare per fare Memoria onorare i caduti e “raccontare” la Storia alle nuove generazioni.
Il 19 luglio giornata dedicata alla legalità e alle strgi del ’92 a trentuno anni di distanza ci siamo anche noi (per il secondo anno consecutivo) a Catania, al Castello Ursino, a ricordare e manifestare per la Verità e la Giustizia.
Ci siamo per fare il punto della situazione, ci siamo con gli interventi di personalità esperte in Antimafia e Legalità e ci siamo con uno spettacolo LIBERE – donne contro la mafia che da tre
anni ormai è diventato c\o le scuole un vero e proprio piccolo seme: quello del risveglio e della speranza.


LIBERE – donne contro la mafia prodotto dall’Associazione città teatro ed inserito nella rassegna Catania Summer Fest ci darà modo di esserci attivamente, di contarci, di continuare a sperare come forze sane della città nella lotta odiena e continuativa nei confronti della mafia e della sua prevaricazione.
Dalle 21 si starà insieme a dibattere e ragionare sul fenomeno. Parteciperanno l’Avvocato Enzo Guarnera, Il dottor Lamartina, il dottor Mimmo Palermo e la dottoressa Elisa Maiorca, quindi la
performance Libere – Spettacolo di impegno civile dedicato alle donne ed alla loro forza.
Ci auspichiamo la presenza massiccia di buona parte della società
catanese sana e di almeno una parte di “quell’esercito di insegnanti” che chiedeva a gran voce Paolo Borsellino.

Per partecipare telefonate al numero presente in locandina.