“QUANDO MISI PER LA PRIMA VOLTA PIEDE SUL PALCO SCENICO NON VOLLI PIÙ SCENDERE!” – ERNESTO MARIA PONTE A SIKANIA LIVE

ERNESTO MARIA PONTE

Ospite della trentatreesima puntata di SIKANIA LIVE – programma condotto da Antonio Licitra & Jiaire Giuffrida, curato dalla regia di Marco Ferrara – è stato il simpaticissimo e apprezzatissimo cabarettista Ernesto Maria Ponte.

“Tutto ciò nacque molti anni fa, ero piccolo quando mi guardavo allo specchio e simulavo spettacoli; il teatro è sempre stato un qualcosa che ho avuto dentro. Con il passare degli anni ho pensato che era il caso di cominciare a prendere coscienza. Quando misi per la prima volta piede sul palco scenico, non volli più scendere.” – afferma Ernesto.

“É un qualcosa che ti entra dentro, ti prende e che non ti lascia più!”

“Ho raggiunto tanti traguardi nella mia vita, ma l’entrata nella scuola di recitazione di Roma diretta da Gigi Proietti è la cosa di cui vado più fiero. Il teatro mi ha aiutato a superare la mia timidezza, per questo devo tantissimo a quell’accademia e a tutti gli spettacoli che ho fatto.” – dice il nostro ospite.

“Ho un rapporto particolare con il cinema; esso è bello a vedersi ma a farsi è un po’ pesante. Il teatro invece è fantastico, lì c’è il pubblico che ti da forza ed immediatamente reagisce. Chi fa questo mestiere con una certa passione e devozione in questo periodo sta sentendo fortemente la mancanza del palco, la vicinanza con il pubblico.” – condivide con noi Ernesto.

Ernesto afferma che, prima dell’inizio di questa situazione, stava preparando un nuovo spettacolo da monologhista ed una sceneggiatura per un suo film.

“Inizialmente facevo a fare teatro serio, intendo le rappresentazioni delle novelle Pirandelliane, poi ho proseguito con il comico e con il cabaret. In futuro, artisticamente parlando, mi piacerebbe fare qualcosa di puramente teatrale.” – afferma il nostro ospite.

“Da 10 anni a questa parte scrivo le mie gags con Salvo Rinaldi prendendo spunto dalla quotidianità, dalla mia vita. Non mi vergogno a dirlo, ma come tutte le persone ho affrontato dei momenti difficili e mi sono sdraiato su dei lettini da psicanalisi. Sì, pagavo una psicanalista per far stare bene lei raccontandole i miei problemi, così pensai e dissi tra me e me: “Invece di raccontare le mie cose ad una sconosciuta e pagarla, le racconto io stesso al pubblico, facendolo divertire e facendomi pagare.” ” – condivide con noi Ernesto, tra una risata ed un’altra.

Prima dell’ingresso in diretta del nostro ospite, la regia ha inviato una breve clip dove il nostro Ernesto recitava la telefonata tratta dalla canzone “Il tempo di Morire” di Lucio Battisti ed un nostro ascoltatore domanda da dove gli sia venuta questa splendida idea.

“Stavo andando a Catania con un paio di amici e c’era molto silenzio in auto quando, ad un certo punto, partì il brano di Battisti. Mentre guidavo simulai questa telefonata e vedendo che i miei amici apprezzavano molto la mia improvvisazione, una volta tornato a casa ho cercato di ricordarmi alla lettera, insieme ad un amico che prendeva appunti, ciò che avevo detto e lo riscrissi. Feci il debutto con questa telefonata da Salvo La Rosa, ad Insieme, e vidi che il pubblico apprezzò molto!”

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