Ospiti della ventisettesima puntata di SIKANIA LIVE – programma condotto da Antonio Licitra & Jiaire Giuffrida, curato dalla regia di Marco Ferrara – sono stati Antonio Ferlito e Vittorio Massimo Costanzo de “I Brigrantini”.
“Per il nome della nostra band ci siamo ispirati al maestro Brigantony, infatti inizialmente non abbiamo fatto altro che prendere e rielaborare i suoi testi. Brigantony è un nome molto grande e noi essendo solo in quattro e più piccolini rispetto a lui abbiamo deciso di chiamarci così, utilizzando questo diminuitivo.” – afferma Vittorio.
“Abbiamo affrontato tutti insieme questo percorso e con il passare del tempo abbiamo conosciuto altri fuori di testa come noi. Sapete, per per mandare avanti una macchina del genere non possono guidare persone normali!” – continua Vittorio sorridendo.
“Abbiamo pensato di creare questa nuova band mentre suonavamo in un altro gruppo, a quei tempi ci esibivamo a Palermo e durante il viaggio in macchina ascoltavamo Brigantony all’andata e Radio Maria al ritorno.” – racconta Antonio – “L’idea non era quella di fare una vera e propria band, ma quella di organizzare una serata dedicata a Brigantony. Ci esibimmo in un pub di Acireale; fu molto divertente e a fine serata la gente cominciò a domandarci quando ci saremo esibiti di nuovo.”
“La serata durò circa quattro ore e rimasi senza voce per una settimana, non essendo abituato a cantare. Ma fu fantastico!”
ANTONIO FERLITO – I BRIGANTINI
“Furono più risate che altro. Eravamo seduti di spalle per non riderci in faccia! Poi pian piano ci siamo abituati.” – dicono i ragazzi sorridendo con noi.
“Siete particolarmente legati ad alcune delle vostre canzoni? Quali e perchè?” domanda la nostra conduttrice.
“Sono molto legato al singolo “La palle di pelle di rana”: il nostro cavallo di battaglia. Ricordo quando la scrivemmo; eravamo io e Alessandro. Stavamo lavorando nella nostra sala prove alle due del mattino circa ed eravamo affamatissimi quando Barbaro passò da noi per il suo solito saluto. Gli domandammo di prendere un po’ di tavola calda e quando tornò con un vassoio pieno di arancini e cipolline, Alessandro ne prese una e la mise tutta in bocca! Allora Barbaro lo guardò e gli disse: “Te peace?”. Da lì si accese la fiamma.” – racconta Antonio.
“In questi giorni abbiamo scritto due nuovi pezzi. Uno di questi, parla del periodo che stiamo vivendo senza nominare la parola virus, morte, malattia, che non è nel nostro stile poichè noi adoriamo sdrammatizzare su tutto. Speriamo che possa essere in rese tra una settimana!” – dice Antonio.
“Quali sono i vostri progetti futuri?” – domanda il conduttore.
“Tra un anno e qualche mese compiremo ben vent’anni di carriera e vorremmo fare un disco celebrativo con tutti i nostri più grandi successi e aggiungere 3/4 inediti. In totale sarà un disco di 15 canzoni più o meno.” – afferma Antonio.
“Ci piacerebbe fare anche un lungo metraggio che racconti la nostra storia, la storia dei Brigantini!” – dice Vittorio.
La nostra conduttrice domanda ai nostri ospiti di dare un consiglio a tutti i giovani che vogliono intraprendere lo stesso percorso lavorativo dei Brigrantini.
“Che dire, bisogna essere sempre sè stessi. Quando suoni dai ciò che sei, non bisogna costruirsi un personaggio. Cercate di fare sempre e comunque ciò che amate: è deprimente pensare di suonare e cantare per dare risposte al pubblico, per fare vedere che sei bravo…” – affermano i ragazzi.
“Suonate per voi stessi, per divertirvi. Trovate le persone giuste con cui lavorare e sarà fantastico!“
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